Amore
Forse “amore” è la parola più equivocata, più abusata nella storia dell’uomo; la parola più utilizzata, a volte a sproposito, a volte in contesti che non hanno niente a che fare con l’amore.
Il mondo ci ama solo se abbiamo qualcosa da dare…
Chi ti ama davvero? Non certo chi ti riempie di coccole.
L’amore vero è quello che ti spinge, ti incalza, ti obbliga a diventare tanto, infinitamente tanto, a diventare il meglio di te.
Così ai figli non servono cose, ma padri e madri che diano orizzonti e grandi ali, che li facciano diventare il meglio di ciò che possono diventare. Anche quando dovesse sembrare che si dimenticano di noi.
I problemi spiazzano quando meno te lo aspetti, ma il modo migliore per dire ti amo non è con le parole ma con le opere.
Le parole d’amore che diciamo sono vere parole d’amore solo se corrispondono a gesti d’amore, altrimenti sono solo parole vuote.
Ci sono tanti modi di dire “ti voglio bene”, per esempio:
Come stai? L’altro giorno ti ho pensato. Mi sembri un po’ giù. Com’è andata la giornata? Posso fare qualcosa per te? Ti è passato il mal di testa che avevi? Come stai bene in quella foto. Che bel vestito che hai. Quando arrivi manda un messaggio. Hai la faccia smorta. Per qualsiasi cosa conta su di me. Complimenti per il risultato raggiunto. Guida con attenzione. Prenditi cura di te. Io ci sono. Mi manchi…
Queste sono parole che esprimono un’attenzione, che dicono amore. Possiamo dire “ti voglio bene” traducendo queste parole in gesti, sguardi, sorrisi.
L’amore è sempre meravigliosamente complicato, e sempre imperfetto, cioè incompiuto. Sempre artigianale, e come ogni lavoro artigianale chiede mani, tempo, cura, regole.
Buona Domenica e Buona Settimana