Dopo l’operazione scattata ad opera della GdF di Nola, coordinata dalla competente magistratura di Roma, che ha visto il coinvolgimento anche di un giudice onorario in servizio presso l’ufficio di Marigliano, quella funzione istituzionale potrebbe essere anche ribattezzata con il nome dato all’operazione dagli inquirenti.
Da ”Giudice di Pace” a “Giudice di parte”.
Questa mattina (14/11/2016) i militari hanno fatto irruzione nell’aula ove stava tenendo udienza il Giudice Attilio Altamura, al quale è stata notificata la misura interdittiva. L’udienza, ovviamente, è stata sospesa, ma è solo l’epilogo di complesse indagini eseguite dai militari della compagnia di Nola, che hanno consentito di ricostruire specifici episodi corruttivi.
Realizzati da avvocati, patrocinanti cause per incidenti stradali, che erano soliti alterare il regolare svolgimento delle azioni risarcitorie avviate per episodi di danneggiamento mai verificatisi, con la connivenza del Giudice di Pace arrestato.
Al vaglio dei magistrati inquirenti una ventina di sinistri, che coinvolgono alcuni giudici di pace. Infatti, oltre ad Attilio Altamura, sono indagati altri tre colleghi, avvocati e periti.
Gli avvocati per i quali è stata disposta la sospensione dell’attività sono Nunzio Cerciello, Maria Cristina De Vivo e Roberto Chiavarone. Analoga situazione per il perito stradale Francesco Rea ed il medico Salvatore Duraccio. A un falso testimone è stato imposto l’obbligo di presentazione.
L’inchiesta ha consentito di accertare come il sistema per truffare le assicurazioni fosse incentrato su falsi testimoni, certificazioni artefatte e complicità dei Giudici di Pace, che per la per la “compiacenza” ricevevano in cambio dazioni di denaro o regalie di vario genere.
Per gli altri tre giudici indagati, la procura aveva sollecitato l’emissione di misure di interdizione, ma il gip ha ritenuto che non sussistano i presupposti.
I provvedimenti sono stati emessi dal gip Maddalena Cipriani su richiesta del procuratore aggiunto Paolo Ielo e del sostituto Laura Condemi.
In accoglimento delle risultanze acquisite, hanno ritenuto di dover procedere nei confronti dei 7 soggetti con l’emissione di 2 misure cautelari, dell’obbligo di presentazione alla p.g. e di 5 misure interdittive di sospensione dall’esercizio dell’attività professionale.
Allora, “Giudice di pa…? ”
Sicuramente ci aggiungeremo solo due lettere, la maggioranza di questi professionisti non merita che si faccia di tutt’erba un fascio.