Tre ONG – Organizzazioni Non Governative – hanno redatto la lista nera dei trafficanti di migranti e l’hanno consegnata nel marzo 2015 all’ONU.
America Team for Displaced Eritreans, New Generation Foundation for Human Rights ed EveryOne Group, quest’ultima co-fondata da attivisti italiani, in base alle testimonianze di centinaia di migranti e profughi provenienti dalle nazioni africane in crisi umanitaria, hanno fornito una lista completa e particolareggiata.
“Abbiamo inserito nomi, cognomi, fotografie, basi operative, recapiti e numeri di telefono di personaggi che rivestono importanti ruoli strategici nei traffici di esseri umani dall’Africa all’Europa” – fanno sapere le tre organizzazioni – “Alcuni di loro sono potenti e pericolosi boss del crimine organizzato egiziano, sudanese e libico, che operano in stretto contatto con le reti mafiose italiane e internazionali”.
Queste tre ONG sono le stesse che qualche anno fa hanno redatto la lista di schiavisti del Sinai, portando a numerose azioni da parte dell’esercito egiziano, che a partire dal 2011, ha smantellato i covi dei predoni e assicurato alla giustizia decine di criminali.
Questo nuovo elenco dovrà essere alla base, secondo quanto auspicano le tre ONG, di nuove politiche istituzionali contro la criminalità organizzata che fa affari milionari sulla pelle di migranti e profughi.
Gli schiavisti, che sono collegati a Cosa Nostra, alla ‘Ndrangheta e alle altre mafie internazionali, nonché al terrorismo, non si accontentano di questo tragico business, perché compiono anche rapimenti di migranti disperati, finalizzati all’estorsione di denaro alle loro famiglie e comunità o al mercato nero degli organi.
Il traffico di migranti, purtroppo, si sviluppa quasi indisturbato sotto gli occhi delle Nazioni Unite, dell’Unione Europea e delle nazioni coinvolte, causando la morte di migliaia di esseri umani che sono costretti ad affrontare il ‘viaggio della speranza’ verso Lampedusa e l’Europa su barconi vecchi e sovraccarichi, pagando ai criminali fino a 10/15 mila euro pro capite.
Le organizzazioni dichiarano di aver redatto la lista con grande attenzione e di averla consegnata al Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, all’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani Zeid Ra’ad Al Hussein, all’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati António Guterres, allo Special Rapporteur delle Nazioni Unite sul Traffico di Persone Maria Grazia Giammarinaro e al Commissario del Consiglio d’Europa per i diritti umani Nils Muižnieks.
La lista contiene i nomi di potenti e pericolosi boss del crimine organizzato egiziano, sudanese e libico, ma anche nomi di organizzatori di viaggi dalle coste del Nord Africa a Lampedusa, quelle drammatiche traversate a bordo di ‘carrette del mare’ che sono causa di tante morti in mare.
“Se le Nazioni Unite e l’Unione Europea supporteranno il nostro impegno contro i traffici di esseri umani senza esitare, superando il problema delle lungaggini burocratiche,” scrivono i difensori dei diritti umani di America Team for Displaced Eritreans, New Generation Foundation for Human Rights ed EveryOne Group, “sarà finalmente possibile, grazie alla lista, iniziare concretamente a combattere la piaga della tratta dei migranti, salvando migliaia di vite umane ed evitando che fiumi di denaro finanzino le mafie e si trasformino in armi sempre più potenti che raggiungono le organizzazioni terroristiche”.
Alla luce di quanto stiamo assistendo in questi giorni, sembra urgente e doveroso, da parte della Comunità Internazionale, prendere seri provvedimenti, che esulino dal mercanteggiare interessi più o meno di Stato, a discapito solo della vita di tanti nostri fratelli.
Li andranno a prendere questi delinquenti?
(vda)